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Shakespeare and Company100%: Sylvia Beach: Shakespeare and Company (ISBN: 9788854517073) in Italienisch.
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Shakespeare And Company (bookstore)100%: Shakespeare And Company (bookstore) (ISBN: 9785511125053) Book on Demand, in Russisch.
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Shakespeare and Company (bookshop)100%: Shakespeare and Company (bookshop) (ISBN: 9786130406776) 1941.
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100%: Sylvia Beach: Shakespeare and Company (ISBN: 9780005810910) 1959, Harcourt Brace & Company 1959, in Englisch.
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Shakespeare and Company100%: Beach, Sylvia: Shakespeare and Company (ISBN: 9780374904852) Octagon Books, Erstausgabe, in Englisch, Broschiert.
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100%: Beach, Sylvia: Shakespeare and Company (ISBN: 9781199859563) 1959, in Englisch, Broschiert.
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Shakespeare and Company - 5 Angebote vergleichen

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9788854517073 - Sylvia Beach: Shakespeare and Company
Sylvia Beach

Shakespeare and Company (1920)

Lieferung erfolgt aus/von: Italien ~IT NW

ISBN: 9788854517073 bzw. 8854517070, vermutlich in Italienisch, Neri Pozza, neu.

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Un libro pieno di aneddoti e di retroscena sulla vita di celebri scrittori della Parigi degli anni Venti e Trentarnrn«Quella di Shakespeare and Company raccontata da Sylvia Beach è la storia di una meravigliosa avventura, quando in America c’era il proibizionismo, la vita a Parigi era facile, e stormi di americani, inglesi e irlandesi di talento arrivavano come uccelli migratori per sistemarsi in qualche appartamentino senz’acqua calda e con il bagno sul pianerottolo nel Quartiere Latino» - Livia Manerarnrn«Un rifugio per giovani talenti e i loro futuri capolavori: benvenuti nel famoso negozio di Parigi. Aperto da un’americana nel 1919 è tuttora una casa zeppa di magnifiche parole» - la RepubblicarnrnIl 19 novembre del 1919 apre i battenti la libreria parigina più famosa al mondo: la Shakespeare and Company. Nelle vetrine fanno bella mostra di sé le opere di Chaucer, di T.S. Eliot e di Joyce mentre alle pareti sono appesi i disegni di Blake, i ritratti di Whitman e Poe e due fotografie di Oscar Wilde in brache di velluto. A dare vita a tutto questo è l'americana Sylvia Beach, un uccellino di donna che fuma come un turco e che sognava di aprire una libreria francese a New York, prima che l'amicizia con Adrienne Monnier la spingesse a dare vita a una libreria inglese a Parigi. André Maurois è uno dei primi a fare gli auguri alla neonata libreria, portando una copia del suo piccolo capolavoro appena pubblicato: "Les silences du Colonel Bramble"". Ezra Pound, fuggito dall'Inghilterra con la moglie Dorothy, si offre di riparare una sedia e diventa un cliente abituale. E ovviamente non può mancare il punto di riferimento degli americani a Parigi, Gertrude Stein, con l'inseparabile Alice B. Toklas. Shakespeare and Company diventa presto una tappa imprescindibile per tutti quei pellegrini degli anni Venti che attraversano l'oceano e si stabiliscono a Parigi, creando una colonia americana sulla Rive Gauche. Ma anche per coloro che, non potendo permettersi l'acquisto di volumi importati, si accontentano di prenderli in prestito. La tessera per abbonarsi vale, per gli scrittori dalle speranze in boccio, quanto un passaporto e, benché la regola dica che non si possono ritirare più di uno o due libri alla volta, Hemingway la infrange spesso portandosene via una mezza dozzina, e Joyce ne prende delle sporte intere, riportandoli dopo anni. Ed è proprio a Joyce, e alla pubblicazione di ""Ulysses"", che è legato uno dei capitoli più interessanti della Shakespeare and Company. Nell'estate del 1920, quando la libreria non conta ancora un anno di vita, in Inghilterra Harriet Weaver, pioniera joyciana e direttrice della rivista YEgoist, ha già combattuto e perso la sua battaglia per l'""Ulysses"". Nessuno vuole assumersi il rischio di pubblicarlo, «Al solo sentire il nome di Joyce i tipografi inglesi scappavano come il diavolo davanti all'acqua santa», temendo conseguenze penali. Solo una persona, intuendo l'alto valore letterario di quello che è destinato a diventare uno dei capolavori indiscussi del Novecento, è disposta a rischiare il tutto e per tutto per darlo alle stampe: Sylvia Beach. Testimonianza di prima mano della libreria più famosa e culturalmente più importante del mondo, ""Shakespeare and Company"" è un libro pieno di aneddoti e di retroscena sulla vita di celebri scrittori della Parigi degli anni Venti e Trenta. Prefazione di Livia Manera.".
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9788854517073 - Shakespeare and Company

Shakespeare and Company (1920)

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Un libro pieno di aneddoti e di retroscena sulla vita di celebri scrittori della Parigi degli anni Venti e Trentarnrn«Quella di Shakespeare and Company raccontata da Sylvia Beach è la storia di una meravigliosa avventura, quando in America c’era il proibizionismo, la vita a Parigi era facile, e stormi di americani, inglesi e irlandesi di talento arrivavano come uccelli migratori per sistemarsi in qualche appartamentino senz’acqua calda e con il bagno sul pianerottolo nel Quartiere Latino» - Livia Manerarnrn«Un rifugio per giovani talenti e i loro futuri capolavori: benvenuti nel famoso negozio di Parigi. Aperto da un’americana nel 1919 è tuttora una casa zeppa di magnifiche parole» - la RepubblicarnrnIl 19 novembre del 1919 apre i battenti la libreria parigina più famosa al mondo: la Shakespeare and Company. Nelle vetrine fanno bella mostra di sé le opere di Chaucer, di T.S. Eliot e di Joyce mentre alle pareti sono appesi i disegni di Blake, i ritratti di Whitman e Poe e due fotografie di Oscar Wilde in brache di velluto. A dare vita a tutto questo è l'americana Sylvia Beach, un uccellino di donna che fuma come un turco e che sognava di aprire una libreria francese a New York, prima che l'amicizia con Adrienne Monnier la spingesse a dare vita a una libreria inglese a Parigi. André Maurois è uno dei primi a fare gli auguri alla neonata libreria, portando una copia del suo piccolo capolavoro appena pubblicato: "Les silences du Colonel Bramble"". Ezra Pound, fuggito dall'Inghilterra con la moglie Dorothy, si offre di riparare una sedia e diventa un cliente abituale. E ovviamente non può mancare il punto di riferimento degli americani a Parigi, Gertrude Stein, con l'inseparabile Alice B. Toklas. Shakespeare and Company diventa presto una tappa imprescindibile per tutti quei pellegrini degli anni Venti che attraversano l'oceano e si stabiliscono a Parigi, creando una colonia americana sulla Rive Gauche. Ma anche per coloro che, non potendo permettersi l'acquisto di volumi importati, si accontentano di prenderli in prestito. La tessera per abbonarsi vale, per gli scrittori dalle speranze in boccio, quanto un passaporto e, benché la regola dica che non si possono ritirare più di uno o due libri alla volta, Hemingway la infrange spesso portandosene via una mezza dozzina, e Joyce ne prende delle sporte intere, riportandoli dopo anni. Ed è proprio a Joyce, e alla pubblicazione di ""Ulysses"", che è legato uno dei capitoli più interessanti della Shakespeare and Company. Nell'estate del 1920, quando la libreria non conta ancora un anno di vita, in Inghilterra Harriet Weaver, pioniera joyciana e direttrice della rivista YEgoist, ha già combattuto e perso la sua battaglia per l'""Ulysses"". Nessuno vuole assumersi il rischio di pubblicarlo, «Al solo sentire il nome di Joyce i tipografi inglesi scappavano come il diavolo davanti all'acqua santa», temendo conseguenze penali. Solo una persona, intuendo l'alto valore letterario di quello che è destinato a diventare uno dei capolavori indiscussi del Novecento, è disposta a rischiare il tutto e per tutto per darlo alle stampe: Sylvia Beach. Testimonianza di prima mano della libreria più famosa e culturalmente più importante del mondo, ""Shakespeare and Company"" è un libro pieno di aneddoti e di retroscena sulla vita di celebri scrittori della Parigi degli anni Venti e Trenta. Prefazione di Livia Manera.".
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9788854517073 - Shakespeare and Company

Shakespeare and Company (1920)

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Il 19 novembre del 1919 apre i battenti la libreria parigina pi famosa al mondo: la shakespeare and company. nelle vetrine fanno bella mostra di s le opere di chaucer, di t.S. eliot e di joyce mentre alle pareti sono appesi i disegni di blake, i ritratti di whitman e poe e due fotografie di oscar wilde in brache di velluto. a dare vita a tutto questo l'americana sylvia beach, un uccellino di donna che fuma come un turco e che sognava di aprire una libreria francese a new york, prima che l'amicizia con adrienne monnier la spingesse a dare vita a una libreria inglese a parigi. andr maurois uno dei primi a fare gli auguri alla neonata libreria, portando una copia del suo piccolo capolavoro appena pubblicato: "les silences du colonel bramble". ezra pound, fuggito dall'inghilterra con la moglie dorothy, si offre di riparare una sedia e diventa un cliente abituale. e ovviamente non pu mancare il punto di riferimento degli americani a parigi, gertrude stein, con l'inseparabile alice b. toklas. shakespeare and company diventa presto una tappa imprescindibile per tutti quei pellegrini degli anni venti che attraversano l'oceano e si stabiliscono a parigi, creando una colonia americana sulla rive gauche. ma anche per coloro che, non potendo permettersi l'acquisto di volumi importati, si accontentano di prenderli in prestito. la tessera per abbonarsi vale, per gli scrittori dalle speranze in boccio, quanto un passaporto e, bench la regola dica che non si possono ritirare pi di uno o due libri alla volta, hemingway la infrange spesso portandosene via una mezza dozzina, e joyce ne prende delle sporte intere, riportandoli dopo anni. ed proprio a joyce, e alla pubblicazione di "ulysses", che legato uno dei capitoli pi interessanti della shakespeare and company. nell'estate del 1920, quando la libreria non conta ancora un anno di vita, in inghilterra harriet weaver, pioniera joyciana e direttrice della rivista yegoist, ha gi combattuto e perso la sua battaglia per l'"ulysses". nessuno vuole assumersi il rischio di pubblicarlo, al solo sentire il nome di joyce i tipografi inglesi scappavano come il diavolo davanti all'acqua santa, temendo conseguenze penali. solo una persona, intuendo l'alto valore letterario di quello che destinato a diventare uno dei capolavori indiscussi del novecento, disposta a rischiare il tutto e per tutto per darlo alle stampe: sylvia beach. testimonianza di prima mano della libreria pi famosa e culturalmente pi importante del mondo, "shakespeare and company" un libro pieno di aneddoti e di retroscena sulla vita di celebri scrittori della parigi degli anni venti e trenta. prefazione di livia manera. 16121864519662523952.
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9788854517073 - Sylvia Beach: Shakespeare and Company
Sylvia Beach

Shakespeare and Company (1919)

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Shakespeare and Company, libro di Sylvia Beach, edito da Neri Pozza. «Mia madre, a Princeton, ricevette un conciso telegramma: Apro libreria Parigi. Prego spedire soldi e mi mandò tutti i suoi risparmi». Così ha inizio la storia della piccola libreria di Sylvia Beach, la Shakespeare and Company aperta inizialmente al numero 8 di rue Dupuytren, il 19 novembre del 1919: una libreria che è diventata un mito ed è tuttora meta di pellegrinaggio per tutti i bibliofili che si recano a Parigi. Frequentatori abituali, all'epoca, erano Valery Larbaud, Sherwood Anderson e André Gide. André Maurois fu uno dei primi a fare gli auguri alla neonata libreria portando una copia del suo piccolo capolavoro appena pubblicato: «Les silences du Colonel Bramble». E ovviamente non poteva mancare il punto di riferimento degli americani a Parigi, Gertrude Stein, con l'inseparabile Alice B. Toklas. La storia di Sylvia Beach è inoltre indissolubilmente legata a James Joyce e alla pubblicazione dell'«Ulisse» a Parigi, che è il capitolo più interessante della vicenda della Shakespeare and Company. L'«Ulisse» era uscito a puntate sulla rivista «Egoist» nel 1919, ma alla quinta puntata la pubblicazione si dovette interrompere a causa delle reazioni scandalizzate dei lettori. Harriet Weaver, direttrice commerciale di «Egoist», decise di pubblicarlo in volume, ma l'impresa si rivelò impossibile: «Al solo sentire il nome di Joyce i tipografi inglesi scappavano come il diavolo davanti all'acqua santa», in quanto sarebbero stati corresponsabili insieme all'editore e passibili quindi di subire conseguenze penali. Ecco perché la prima edizione dell'«Ulisse» vide la luce a Pari.
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9788854517073 - Shakespeare and Company

Shakespeare and Company

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