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Soffia, vento d´inverno (eBook, PDF)
IT NW EBISBN: 9788827835647 bzw. 8827835644, in Italienisch, Youcanprint, neu, E-Book.
È più tagliente del dente d’una serpe avere un figlio ingrato” (Re Lear, I, 4). La sindrome rancorosa del beneficato è l’eccellenza dell’ingratitudine: una malattia dell’anima - della psiche, nell’accezione degli antichi greci -, che colpisce la capacità; la forza, la decisionalità; il coraggio e l’onestà intellettuale del malato; è quel sordido, infondato rancore che coglie chi ha ricevuto un beneficio, poiché tale condizione lo pone in debito di riconoscenza nei confronti del suo benefattore: È più tagliente del dente d’una serpe avere un figlio ingrato” (Re Lear, I, 4). La sindrome rancorosa del beneficato è l’eccellenza dell’ingratitudine: una malattia dell’anima - della psiche, nell’accezione degli antichi greci -, che colpisce la capacità; la forza, la decisionalità; il coraggio e l’onestà intellettuale del malato; è quel sordido, infondato rancore che coglie chi ha ricevuto un beneficio, poiché tale condizione lo pone in debito di riconoscenza nei confronti del suo benefattore: un beneficio che dovrebbe riconoscere ma che non riesce ad accettare, al punto da sminuirlo, negarlo, trasformarlo in un peso del quale liberarsi, trasfigurando così il benefattore in una persona da dimenticare, penalizzare, calunniare. È questo lo spirito creatore del romanzo: una storia barocca patinata di giallo. Siamo nella prima metà del ’600; lo scenario racchiude una piccola città e un isolato borghetto, roccaforte di un vescovo conte. Qui hanno luogo le vicende di personaggi inquietanti - sebbene a prima vista parrebbero diversi -, primo fra tutti un diacono in carriera, diabolico erotomane, un folle allucinato, eppure uno squisito letterato che si nutre di libri. Intorno a lui si alternano soggetti sovente contrapposti: artisti, avventurieri, alchimisti e volubili donne: laide baronesse, insaziabili mogli, linguacciute servette. Molte vicende appaiono inspiegabili ad una mente sana. E tuttavia, lungo un binario di razionalità; sospingono il romanzo verso una chiusa inattesa. Sofort per Download lieferbar Lieferzeit 1-2 Werktage.
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Soffia, vento d`inverno
IT NW EB DLISBN: 9788827835647 bzw. 8827835644, in Italienisch, Youcanprint, neu, E-Book, elektronischer Download.
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Soffia, vento d`inverno: ? pi? tagliente del dente duna serpe avere un figlio ingrato (Re Lear, I, 4). La sindrome rancorosa del beneficato ? leccellenza dellingratitudine: una malattia dellanima - della psiche, nellaccezione degli antichi greci -, che colpisce la capacit?, la forza, la decisionalit?, il coraggio e lonest? intellettuale del malato ? quel sordido, infondato rancore che coglie chi ha ricevuto un beneficio, poich? tale condizione lo pone in debito di riconoscenza nei confronti del suo benefattore: un beneficio che dovrebbe riconoscere ma che non riesce ad accettare, al punto da sminuirlo, negarlo, trasformarlo in un peso del quale liberarsi, trasfigurando cos? il benefattore in una persona da dimenticare, penalizzare, calunniare. ? questo lo spirito creatore del romanzo: una storia barocca patinata di giallo. Siamo nella prima met? del 600, lo scenario racchiude una piccola citt? e un isolato borghetto, roccaforte di un vescovo conte. Qui hanno luogo le vicende di personaggi inquietanti - sebbene a prima vista parrebbero diversi -, primo fra tutti un diacono in carriera, diabolico erotomane, un folle allucinato, eppure uno squisito letterato che si nutre di libri. Intorno a lui si alternano soggetti sovente contrapposti: artisti, avventurieri, alchimisti e volubili donne: laide baronesse, insaziabili mogli, linguacciute servette. Molte vicende appaiono inspiegabili ad una mente sana. E tuttavia, lungo un binario di razionalit?, sospingono il romanzo verso una chiusa inattesa. Ebook.
Soffia, vento d`inverno: ? pi? tagliente del dente duna serpe avere un figlio ingrato (Re Lear, I, 4). La sindrome rancorosa del beneficato ? leccellenza dellingratitudine: una malattia dellanima - della psiche, nellaccezione degli antichi greci -, che colpisce la capacit?, la forza, la decisionalit?, il coraggio e lonest? intellettuale del malato ? quel sordido, infondato rancore che coglie chi ha ricevuto un beneficio, poich? tale condizione lo pone in debito di riconoscenza nei confronti del suo benefattore: un beneficio che dovrebbe riconoscere ma che non riesce ad accettare, al punto da sminuirlo, negarlo, trasformarlo in un peso del quale liberarsi, trasfigurando cos? il benefattore in una persona da dimenticare, penalizzare, calunniare. ? questo lo spirito creatore del romanzo: una storia barocca patinata di giallo. Siamo nella prima met? del 600, lo scenario racchiude una piccola citt? e un isolato borghetto, roccaforte di un vescovo conte. Qui hanno luogo le vicende di personaggi inquietanti - sebbene a prima vista parrebbero diversi -, primo fra tutti un diacono in carriera, diabolico erotomane, un folle allucinato, eppure uno squisito letterato che si nutre di libri. Intorno a lui si alternano soggetti sovente contrapposti: artisti, avventurieri, alchimisti e volubili donne: laide baronesse, insaziabili mogli, linguacciute servette. Molte vicende appaiono inspiegabili ad una mente sana. E tuttavia, lungo un binario di razionalit?, sospingono il romanzo verso una chiusa inattesa. Ebook.
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